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Road to nowhere

Il silenzio rumoroso della gente, l'abbaiare lontano di qualche cane, l’odore pungente della terra avvolta dalla nebbia e il passo impetuoso di un torrente che rinasce dopo 38 anni. e insieme, l’inconfondibile sibilo del vento, che a 1452 mt, è freddo, pungente ed impetuoso. e’ una giornata qualunque questa, qui, tra Norcia e Castelluccio; una giornata qualunque, tre anni dopo il 30 ottobre. da queste parti, adesso, il tempo sembra scorre lento, con un ritmo dettato esclusivamente dalla natura e dal lavoro di chi caparbiamente è rimasto, di chi con tenacia riparte, degli abitanti di un non luogo che diventa “casa”, in una dimensione in cui casa è, spesso, un modulo condiviso. un luogo quasi magico, onirico, dove il cambiamento è difficile da percepire, dove ogni minimo cambiamento è fatica e grinta. road to nowhere è una raccolta di frammenti di vita. racconta di un territorio ferito, di attimi raccontati e di situazioni vissute, è un tentativo di scrivere un personale diario di questo luogo, in questo tempo.

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